Avete presente il post-sbornia?
No, non è quello che ho adesso mentre scrivo, maligni che non siete altro.
Un anno fa, o qualcosa del genere, mi sono svegliata a casa dell'amica crucca con una dose piuttosto impegnativa di postumi... Ora, la gente normale prenderebbe un aspirina e tanta acqua, ma, trattandosi di me e della mia fame primordiale, il mio stomaco reclamava qualcosa di grasso, unto e SOPRATTUTTO carnivoro (era una settimana che stavo da Elena che oltre ad essere crucca è anche una malefica vegetariana!).
Quindi, risparmiandovi ogni particolare del risveglio, guardo la crucca e con aria libidinosa urlo (o mugugno non ricordo): "RAGU'!!!!!!!!!!" con la forza di mille villi intestinali affamati e la bavetta alla bocca di un dinosauro albino.
Ok, l'intenzione era buona, peccato che non avevo idea di come si facesse un ragù se non per qualche reminiscenza atavica.. quindi mi vesto alla bell'e meglio e vado (novità assoluta!) al macellaio!
Torno in casa con un bottino così costituito:
- macinato di manzo per una persona (e il macellaio m'ha guardato malissimo)
- frattaglie avanzate dal coniglio della vecchietta prima di me in fila al macellaio
- una carota fresca
- passata di pomodoro
Poi a casa della crucca ho trovato del sedano muffito e una cipolla precolombiana.
Ho messo un filo d'olio nella pentola, e dentro ci ho fatto soffriggere la carota sminuzzata, il sedano e la forse-cipolla. una volta rosolate ho messo le frattaglie sminuzzate e il macinato facendolo sfrigolare brevemente e poi ho buttato la salsa (circa un bicchiere) e ho fatto sobbollire piano piano... ma dopo appena un ora ero a sbranare il tutto.
Ecco cos'ho imparato da questa esperienza:
- MAI cucinare il ragù quando si è affamati (che vale per tutto)
- MAI fidarsi delle simil-cipolle (o delle simil-crucche :p)
Quindi, anche se ero soddisfatta del mio risultato, in quelle condizioni avrei mangiato un topo di fogna con il gusto del mio cane per la spazzatura...
Passato del tempo mi sono messa in testa di riprovare, ma il mio estro (sta volta era tutto fatto bene, 3 ore a sobbollire etc...) è stato bloccato da quella che chiameremo la "folle-annacquatrice", scellerata coinquilina che mi ci ha versato dentro un litro d'acqua diaccia (=fredda... senesismi!) sostenendo fosse troppo denso. Le offese me le tengo per me, ma da allora mordo fisicamente chiunque si avvicini alle MIE pentole (piene, se volete avvicinarvi per pulire le vuote siete i benvenuti!)
Quindi questo trauma ha rimandato di molto la mi avventura con il ragù.. ma forse tutte queste vicende hanno creato una sorta di maledizione per cui non sono mai riuscita a finire la cottura del ragù come da tradizione.
Non ci credete?
Ieri decido di fare il ragù COME SI DEVE (ora vivo in un monolocale, nessuno che fruga nelle pentole!).
Quindi faccio la spesa e compro:
- 200 gr di macinato di manzo
- una piccola cipolla
- una carota
- una costa di sedano
- vino bianco (era tavernello, lo ammetto, ma già ho parlato delle risorse economiche no?)
- una bottiglia di polpa di pomodoro (senza nulla dentro, nè aromi nè cazzabbuboli!)
- una confezione di panna da cucina (non era propriamente per il ragù, poi vi spiego!)
- tagliatelle all'uovo (che mi sembra siano perfette per il ragù!)
- (da casa ho usato olio e.v.o., burro e sale q.b.)
Allora, mi sono messa a cucinare subito dopo pranzo, per evitare le urla della fame.
Quindi ho messo in una pentola antiaderente un po d'olio, ho ridotto in purea (non ho la mezzaluna, ma il minipimer sì.. sono la cuoca dell'arrangio!) la cipolla, il sedano e la carota, schiacciando la coda a Pacha (come "che c'entra??"??? ha fatto un salto di due metri e ho rischiato di minipimerare anche il mio piede!) e ho messo uno spicchietto d'aglio... e ok, ma non ditelo a Mirko, aggiunto un pezzetto di burro.
Ho fatto soffriggere un po' di tempo e poi ho aggiunto il macinato.
Ora, il macinato deve ROSOLARE PER BENE. Quanto tempo? Non ne ho idea. :)
Fate così, mettete il macinato a fiamma allegrotta, e rimestate di continuo finchè non si sarà mescolato bene con le verdurine. A un certo punto il macinato inizierà a buttare fuori acqua, creando un guazzetto sfrigolante. Mettete un pò di sale per facilitare l'uscita di acqua e mescolate di tanto in tanto. Ad un certo punto l'acqua evaporerà COMPLETAMENTE ed è esattamente a quel punto che... che la carne INIZIA a rosolare!
Quindi tenetela d'occhio perchè tende ad abbronzarsi troppo in fretta! Quando vedete che sta abbronzandosi, invece di spalmarla di crema solare, fatela sbronzare con mezzo bicchiere di vino bianco. Sentirete subito che lei ringrazierà con l'odore del vino che evapora.
Ecco, adesso affidatevi al naso.. Quando non sentirete più odore di alcool, la carne è pronta e potete buttarci la passata. La ricetta originale vuole che ci sia messo solo UN BICCHIERE di passata, ma secondo me dipende da come piace, se con più sugo o meno sugo... Io di solito lo preferisco con poco pomodoro, ma sta volta volevo provare a farlo diverso e.. ce l'ho messa tutta!
Quindi, una volta messa la polpa, rimestate bene e abbassate il fuoco al minimo (anche quando lo avrete messo sul fornello più piccolo, alla fiamma più bassa, sarà sempre troppo alta!)
Aggiungete sale e pepe q.b. ma contando che poi si ritirerà parecchio, quindi stato sullo sciapino andante :)
Ok ora siete a cavallo, mettetevi comodi e pensate che passerete 4 ore a "covare il vostro ragù". Ora il più si fa da solo.
"una volta messa la passata, dopo circa due ore, abbiate l'accortezza di aggiungere un bicchiere di latte fresco" (citAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARG!!
Avete visto la lista della spesa? Niente latte! E adesso?!?
Ok, niente panico... Panna!??
Lo so sono una che azzarda, ma la panna è un latticino, fatto dalla parte grassa del latte... Il mio cervello si è collegato con qualche informazione immagazzinata chissà dove nel reparto "cucina" e mi ha fatto ricordare che effettivamente nella
ricetta depositata emiliana c'è la panna a fine cottura... Quindi ok, mi scusi tutta l'emilia, ma l'ho fatto.
Ho mischiato mezzo bicchiere di panna con un'altra metà di acqua (lo so, lo so....)
Poi mi sono messa in panciolle e mescolando ogni tanto aspettavo... L'avevo messo a bollire alle 4 quindi alle (, perfetto per la cena, avrei avuto un'ottimo ragù, le tagliatelle c'erano, organizzo un cenino e invito Mirko e Larry per avere dei testimoni della mia creatura...
Dov'è la maledizione chiedete??
MI E' FINITA LA BOMBOLA ALLE SETTE DI SERA!!!!!!!!!!!!
E alle sette di sera di sabato nessuno ti cambia una bombola. Ok, ha perso un'ora di cottura, almeno tre ore se le è fatte... No ragazzi, non avete capito: NIENTE BOMBOLA, NIENTE PASTA!!
Il panico si è impadronito del mio monolocale in un attimo, Pacha leccava il mobile della cucina in cerca di testimoni che potessero dirgli come arrivare alla carne, io giravo per casa e già mi ingegnavo a creare la "pentola da forno" e guardavo le ciotole di acciaio del mio cane con fare lubrico, quando mi chiama Mirko con l'unica soluzione ovvia: LASAGNE!
Eh, adesso dovrete aspettare un'altro post per le lasagne, ma sappiate che il commento di Mirko, anche sta volta è stato "ottimo, ottimo!" (poi ha aggiunto un esaltato "sono un genio!" fagocitando i miei sforzi di 4 ore nella sua illuminazione lasagnesca e un timido "forse però era meglio se..." che non ha avuto modo di finire perchè è stato zittito da tutti i commensali, cani compresi!)
p.s. quel "era meglio se, si riferiva al fatto che avrei potuto fare io la sfoglia per le lasagne, di cui parleremo nel prossimo post, e a cui la mia romanità ha risposto con un cordiale "vai a farti una passeggiata in un prato verde, che spero sia di ortiche, e torna solo dopo esserti strusciato le sue foglie sul fondoschiena" (ovviamente in maniera meno aulica)
Queste dosi le avevo pensate per due, ma per 4 piatti abbondanti di pasta andavano benissimo, con tanto di scarpetta!